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lunedì 18 febbraio 2013

Come partecipare al Meeting

Il 4 e 5 aprile del 2013  a Piacenza Expo si svolgerà la prima edizione del Meeting delle Professioni Sociosanitarie dedicato ai problemi della formazione del personale sociosanitario  con particolare riferimento alla motivazione e all'integrazione professionale.

Per raggiungere il Meeting
  • In auto: Autostrade A1 e A21 Uscita Piacenza sud (si vede l'insegna di PC Expo)
  • In treno:dalla stazione ferroviaria autobus n°9 o taxi

Per iscriversi

Il programma comprende una sessione plenaria il 4  mattina e successivamente ben 21 workshop su vari  temi tutti riferiti alle professioni sociosanitarie. Ogni evento è contraddistinto da un codice. Ciascun partecipante può scegliere il workshop preferito.

Chi partecipa entrambi i giorni deve effettuare un versamento di € 30,00, mentre chi partecipa un giorno solo versa € 20,00. Il versamento deve essere effettuato sul conto corrente di Cariparma e Piacenza intestato ad ANOSS Sez. Emilia Romagna 
 cod. IBAN IT74S0623065510000030337271

Nella causale del versamento devono essere indicati i codici dei workshop prescelti e il proprio indirizzo di posta elettronica o il numero di cellulare per le comunicazioni successive e le necessarie verifiche. Ciò consentirà di ridurre i tempi di attesa al momento dell'ingresso.

Per ogni eventuale chiarimento si può inviare una mail all'indirizzo anoss@anoss.it o contattarci telefonicamente  al 3935409973 (Nicola Pisaroni) oppure 3384275131 (Renato Dapero)  

mercoledì 13 febbraio 2013

Cod 452 - 5 Aprile pomeriggio - LA SQUADRA: una performance ANOSS Molise

Ringraziamo ANOSS Molise per la disponibilità a portare la loro esperienza a Piacenza. Sarà un piacere condividere un momento di grande passione nell'interpretazione (perché di vera e propria interpretazione si tratta) della loro collaudata performance.


LA SQUADRA "ASILO SENILE" un giorno insieme... 

Presto seguirà dettagliato programma

venerdì 1 febbraio 2013

45 - 4 e 5 Aprile - Happening creativo


ATTIVARTE :”Gesti antichi per il tessuto non tessuto”

Happening creativo fatto di mani, lana, acqua e sapone  
condotto dall'educatore professionale Marisa Tacchi

Si tratta di una performance collettiva finalizzata alla realizzazione di un Arazzo in feltro. I partecipanti avranno l’opportunità di scoprire le potenzialità delle mani  come elemento creativo e parallelamente di riflettere sulla centralità delle mani  come strumenti di cura.  Lavorare in equipe multi disciplinare implica sempre un grande lavoro collettivo in cui tutti i professionisti “ci mettono le mani”. La performance Attivarte  si pone l’obiettivo di sperimentare in concreto cosa significa lavorare insieme per realizzare un prodotto artistico, come paradigma del lavoro di assistenza.
La lana come la creta sono materiali naturali e antichi da sempre utilizzati dall’uomo fin dall’epoca preistorica, che coinvolgono in modo completo la gestualità della mano . La lana è materiale morbido e caldo che invoglia alla manipolazione, trasmette sensazioni di piacere e di rilassamento, rafforza l’affettività e il rapporto interpersonale.
Fare feltro è un processo di trasformazione che nel nostro immaginario si collega al mondo simbolico e magico dove le cose cambiano forma e significato. Quando si inizia a feltrare non si sa cosa davvero uscirà dalla nostra creazione perché anche gli elementi naturali devono fare la loro parte. Feltrare ci aiuta a riconnetterci con la natura a recuperare il rapporto con le nostre radici antiche. Fare il feltro è alla portata di tutti. È solo questione di “gestualità”. I gesti vengono spontanei appartengono alla nostra memoria ancestrale. Fare feltro predispone ad uno stato di benessere, scaricando le energie negative e le tensioni. Le attrici principali sono “le mani” con tutte le implicazioni senso-motorie ad esse collegate.
Il lavoro di cura è in primis un lavoro di manipolazione, dove il corpo dell’altro si affida alle mani dell’operatore. Le mani sono al centro del nostro lavoro come elemento ambivalente che può dare ausilio ma anche togliere autonomia. Il linguaggio delle mani e del corpo ci aiuta a rafforzare le nostre capacità comunicative ed affettive. Una carezza, un abbraccio, un bacio più delle parole riescono a trasmettere agio e accoglienza. Nelle nostre mani e nel nostro cuore sta la chiave di qualunque intervento terapeutico e riabilitativo.

 “… è importante che operatori e servizi imparino professionalmente ad incantare i pazienti con quella seduzione affettiva e professionale che costruisce dentro il paziente. I sentimenti infatti hanno, come il flauto magico di Hamelin, sempre nel bene e nel male, il loro canto seduttivo a cui a lungo andare nessuno può resistere.”    
da G. Braidi  “Affetti e relazioni nel lavoro d’assistenza”

PROGRAMMA:
1° giorno dedicato alla realizzazione collettiva dell’Arazzo  
2° giorno dedicato alla riflessione sul lavoro svolto e all’esposizione al pubblico del prodotto artistico

4 Aprile mattina - Il talk Show


TALK SHOW condotto da Renato Dapero  -  
Vice presidente ANOSS nazionale 
Direttore della rivista ANOSS Magazine


TITOLO              
Formazione: una linea per motivare e promuovere integrazione professionale

DESTINATARI    
appartenenti a tutte le professioni sociosanitarie, dal medico all’OSS

TEMI                     
Contrazione delle risorse  -  efficacia del lavoro  - motivazione  - integrazione

RELATORI           
  Invitati esperti del mondo accademico e rappresentanti del mondo operativo Marco Elefanti (Economista) Gian Paolo Ceda (Dir. scuola di specializzazione in geriatria) Adriano Pessina (Ordinario di filosofia morale), Luca  De Gani (UNEBA),  Paola Siri (IPASVI), Franco Iurlaro(ANSDIPP) Alberto De Santis (ANASTE), Alberto Alberani (COOP)

OBIETTIVI         
 1 - Costruire consapevolezza nei partecipanti che le risorse economiche disponibili non consentono di continuare in una politica di gestione che porta ad un costo crescente del servizio e che pertanto la via è quella di rendere più efficace il tempo di lavoro. Motivare il personale e ottenere un buon livello di integrazione professionale è possibile attraverso nuove strategie formative.

2  - Rendere evidente la potenzialità di dialogo tra le diverse professioni realizzandola                         direttamente con la partecipazione di figure di alto profilo delle varie professioni

3  - evidenziare la responsabilità dei titolari della “produzione” e spingerli a comportamenti coerenti sostenendo la propensione al dialogo tra posizioni operative diverse  e  tra diversi  responsabili

TECNICHE         
a) tempo concentrato in un’ora e mezza con interventi sintetici sulla base di domande mirate che il conduttore rivolgerà agli ospiti del Talk Show
b) interventi brevi e subito al centro di quanto si vuole esporre
c) interventi del pubblico con presenze programmate di alcuni professionisti
d) dibattito aperto a tutti i presenti
e) non è richiesta la presentazione classica con slide o altro ma è possibile presentare brevi contributi visivi se disponibili (Foto, filmati o brevi stralci di testo)


RELAZIONE/SCALETTA

Ai relatori del Talk show non viene richiesta la preparazione di una relazione tuttavia non è esclusa la presentazione di brevi contributi visivi. La tecnica è quella di una comunicazione essenziale, incisiva e coinvolgente quindi basata prevalentemente sulla parola ma anche, se del caso, su qualunque altro strumento comunicativo con l’unico accorgimento della tempistica ristretta.

Dopo una breve introduzione sugli obiettivi dell’incontro il conduttore rivolgerà la prima domanda all'economista centrata sul problema delle risorse economiche e sulla necessità di rispettare il limite che la loro finitezza impone. A nessuno deve sfuggire che non si può lavorare con costi al disopra delle possibilità di finanziamento. Vogliamo garantire il meglio con le risorse disponibili. In cosa ci aiuta la scienza economica?

La seconda domanda verrà rivolta al Prof. Ceda in quanto direttore di una scuola di specializzazione in geriatria. Se le risorse sono contenute a fronte di una domanda di servizio crescente dobbiamo spenderle al meglio per garantire il risultato di salute massimo alle condizioni date. Si tratta di verificare se nel percorso formativo del medico geriatra c’è la considerazione di questi temi.  In cosa può essere determinante la preparazione di un medico geriatra a questo fine di bilanciamento tra risorse e obiettivi di qualità?

Infine si chiuderà il primo blocco di analisi del problema con una domanda al Prof. Pessina, docente di filosofia morale,  col quale si porterà il discorso sul piano dei contenuti umani della formazione dell’operatore. A parte le competenze tecniche indispensabili in qualunque professione cosa si può dire nel caso specifico delle attività di cura che sono al alto contenuto relazionale? Cosa si è fatto in termini di ricerca e cosa si può fare nella pratica della formazione degli operatori per aumentare la motivazione?

La seconda parte prevede l’entrata nella discussione di rappresentanti di associazioni di professionisti.  Lo scopo è verificare dagli esperti delle professioni cosa si è fatto e cosa si potrebbe fare nel campo della formazione per ottenere professionisti e operatori più motivati e più disponibili a gestire l’attività con apertura verso le professioni  prossime alla propria.

Alla dottoressa Siri, Presidente del Coordinamento Regionale Emilia Romagna dell’IPASVI, la domanda verterà sull'impegno dell’IPASVI per la  formazione continua degli iscritti. C’è stata un’evoluzione dei temi formativi? Si offrono strumenti soltanto orientati al rafforzamento delle competenze tecniche dell’Infermiere o si propongono anche argomenti tesi a infondere la consapevolezza della necessità di lavorare in modo integrato coi medici, con gli OSS e con tutte le altre figure specialistiche?

ANSDIPP è l’associazione dei manager del sociale e quindi rappresenta il professionista che sostiene la responsabilità specifica della gestione con responsabilità di sintesi di tutte le attività, compresa quindi l’organizzazione del lavoro e la formazione. A Franco Iurlaro, dell’esecutivo ANSDIPP, si chiede quale atteggiamento secondo ANSDIPP deve avere il responsabile generale rispetto al problema della motivazione e dell’integrazione professionale. Che impegno ha avuto e continua ad avere l’associazione in tal senso?

Gli altri tre invitati rappresentano associazioni datoriali, le loro realtà produttive offrono servizi a migliaia di utenti a cui devono assicurare un servizio dotato della miglior qualità possibile. Essi quindi sono fortemente chiamati a dare risposte coerenti sul tema della formazione degli operatori. Cosa stanno facendo le vostre Aziende per assicurare ai lavoratori fiducia, competenza, senso di appartenenza e motivazione? L’integrazione professionale nelle vostre aziende è una realtà o un obiettivo o un sogno?

Seguiranno interventi liberi sulla base delle suggestioni e delle necessità di approfondimento scaturite dalle risposte date  dai relatori.

4 Aprile mattina - La Lectio magistralis


  il Prof. Gian paolo Ceda
terrà la lezione magistrale 

Sui temi di carattere medico geriatrico riferiti a:

La Malnutrizione

A-42 / 4 Aprile pomeriggio - Ridurre le rughe dell'anima


RIDURRE LE RUGHE DELL’ANIMA..  
Attraverso la percezione delle emozioni ed il sonno


Obiettivi
Il Workshop si pone l'obiettivo di far studiare i partecipanti divertendosi e di soddisfare l'esigenza di forme comunicative nuove e più efficaci dando la sensazione al pubblico di essere con i relatori membri di uno stesso processo in cui quella squadra potrebbe essere la loro.

Abstract
l’Istituto “Emilio Biazzi” di Castelvetro Piacentino propone un evento formativo in cui si esporranno due studi che verteranno le tematiche  del sonno e della multisensorialità nella terza età, in cui i risultati del primo divengono la ragion d'essere del secondo.
Le presentazioni verranno condotte attraverso metodiche espositive assolutamente originali e coinvolgenti. Si passerà da una prima parte diretta in modo  tradizionale cattedratica ad una  seconda parte, pratica, presentata da una vera squadra in cui i relatori saranno  effettivi  operatori che hanno partecipato all'elaborato e che simuleranno dal vivo le dinamiche che hanno dato forma allo studio.

Destinatari
Tutte le famiglie professionali previste nei servizi sociosanitari

Relatori
 Lino Bartolini, Mariangela Cattani, Serena Ciruti, Donatella Garbi, Maria Negri Fermi Nicoletta, Anna Petesi , Nicola Pisaroni e Valeria Schenardi.