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giovedì 31 gennaio 2013

B-42 ECM / 4 Aprile pomeriggio - Empowerment motivazionale


L’empowerment motivazionale nei contesti assistenziali”


Obiettivi:               Il corso ha l’obiettivo di sondare alcune dimensioni che incidono sulla motivazione delle persone che lavorano in contesti assistenziali. Lo scopo è di lanciare loro nuovi stimoli per migliorare la loro qualità di vita.

Relatori:
Filippi Claudia, Psicologa, Consulente e formatore, Presidente - Responsabile area ricerca e sviluppo e Responsabile area risorse umane della Cooperativa Progetto NOW di Conselve (PD)
Sallemi Giovanni, Laurea magistrale in "Programmazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali", direttore del Centro di Servizio per persone anziane non autosufficienti - Villa Bianca di Tarzo (TV)
Vidotto Fabio,    Manager, Consulente di direzione in area sociosanitaria, presidente consiglio di amministrazione Studio VEGA s.r.l.
Zanutto Oscar, Psicologo del lavoro e delle organizzazioni, Consulente e formatore, responsabile qualità e controllo di gestione presso l’ISRAA di Treviso

Destinatari:        I destinatari dell’Evento sono tutti coloro che possono incidere sulla costruzione di un ambiente di lavoro più motivante: operatori, coordinatori, manager, direttori. Secondo la filosofia che verrà portata nell’incontro sono tutti infatti egualmente coinvolti nella costruzione del “ben stare” e “ben essere" di una realtà operativa.

Abstract:             È possibile che il modello organizzativo o lo stile manageriale possa favorire la condizione di lavoro? Si possono individualmente intraprendere dei percorsi di qualità personale affinché il tutto si traduca non solo in una cura personale contro lo stress, ma ci faccia diventare realmente “portatori sani di motivazione” nel posto di lavoro? Come possiamo nella quotidianità operativa portare il nostro contributo per creare un ambiente di lavoro migliore e motivante?
Sono molti i fattori che incidono negativamente sul nostro lavoro ma sono anche molte le cose che “non si fanno” al fine di rendere migliore e motivante un contesto lavorativo. L’incontro mira a fornire alcuni suggerimenti per migliorare la soddisfazione nel lavoro dell’assistere.

C-42 ECM / 4 Aprile pomeriggio - Corso PICC-DAY (IPASVI)

PICC-DAY: una innovazione per l'infermiere. 

I cateteri ad inserzione periferica costituiscono una recente innovazione tecnologica che ha cambiato in modo sostanziale l'approccio al sistema venoso dell'assistito. (IPASVI)




Picc e Midline

Gli accessi venosi centrali ad inserzione periferica, una  innovazione per l’infermiere e una nuova opportunità per il paziente/assistito

4 Aprile 2013  Pomeriggio

Ore 13.30 Registrazione dei partecipanti
Moderatori: L. Cavanna, Direttore del Dipartimento di Onco-ematologia AUSL Piacenza
                            L. Tibaldi, Direttore Assistenziale AUSL Piacenza
                      M.Cordani, Responsabile Assistenziale Dipartimento di Onco-ematologia AUSL

PROGRAMMA:
Ore 14.00 Apertura dei lavori

Ore 14.30 Il cateterismo venoso centrale:
l’esperienza del Dipartimento Onco-ematologia
Prof. L.Cavanna Direttore del Dipartimento di Onco-ematologia AUSL Piacenza

Ore 15.00 PICC e Midline: indicazioni, complicanze immediate e tardive
Dr. P. Mordenti Referente Rete Oncologica AUSL Piacenza
Master in accessi venosi

Ore 15.30 Procedura di posizionamento del PICC
F. Oleari U.O. Oncologia Medica, AUSL Piacenza
Master in accessi venosi

Ore 16.00 Gestione infermieristica del PICC
S. Bontini, U.O. Oncologia Medica, AUSL Piacenza

Ore 16.30 pausa caffè

Ore 17.00 PICC e CVC: raccolta e gestione dei dati
R. Maestri Infermiera U.O. Ematologia Centro Trapianti midollo osseo, AUSL Piacenza

Ore 17.30 L’utilizzo del PICC in ambito ematologico
Dr. L. Cappucciati Coordinatore Infermieristico U.O. Ematologia Centro Trapianti midollo osseo, AUSL Piacenza

Ore 18.00 Il progetto PICC del Dipartimento Onco-Ematologia: lo stato dell’arte
M. Muroni Coordinatore Infermieristico U.O. Oncologia Medica, AUSL Piacenza


Ore 18.30
Compilazione dei questionari di valutazione dell’apprendimento e di gradimento ECM


D-42 / 4 Aprile pomeriggio - Animazione, Fisioterapia e coinvolgimento degli stakeholder attorno al soggetto fragile - ANASTE


Progetto multifunzionale in un approccio non farmacologico, che crea nuove prospettive di applicazione del sapere.


ABSTRACT

Animazione e Fisioterapia come interventi non farmacologici attraverso i quali gli operatori formati e specializzati hanno:
- nelle loro mani e nella loro attitudine a trasmettere competenze, la capacità di fornire ai soggetti fragili autonomia e dignità mantenendo le abilità presenti e
- nel loro sguardo la possibilità di far percepire all'altro che è una “persona integra”, anche in presenza di carenze fisiche o mentali.

Nel contesto geriatrico si possono riconoscere due tipologie di interventi e/o prassi animative: animazione socio-educativa e animazione culturale (o ludico- culturale). In questo modo avremo da una parte l’approccio/metodo dell’animazione (animazione socio-educativa) e, dall'altra (animazione ludico- culturale), la prassi e il bagaglio di stimoli utili a declinare le potenzialità e l’espressività del singolo in qualcosa di immediatamente visibile. 
La figura  dell’animatore geriatrico/sociale nasce dai primissimi anni novanta a livello sperimentale e per la maggior parte come atto volontario di Gestori sensibili. Il fisioterapista assiste il paziente nel recupero funzionale per quanto concerne le menomazioni e le disabilità motorie qualunque ne sia la causa. Si ritiene che medici dell'antichità quali Ippocrate e successivamente Galeno possano essere considerati i primi praticanti di Fisioterapia già nel 480 a.C. Trattazione delle pratiche di fisioterapia in contesto geriatrico in uno scenario in mutamento del contesto: anziani multi patologici nell'era in cui si assiste ad un allungamento della vita.  
Si lancia la proposta della creazione di uno sportello virtuale (e con il tempo anche non solo virtuale) all'interno del quale chiunque troverebbe informazioni e possibilità di conoscenza molto vaste e, attraverso il confronto con tutte le realtà che  vorranno accedere, si aprirebbe la ricchezza della messa in comune dei saperi e delle esperienze. 
La voce agli stakeholder: i responsabili dei servizi che agevolano le intuizioni degli Operatori e le famiglie che accolgono l’invito al coinvolgimento. 

PROGRAMMA

*Stefano Canova – Coordinatore Area Animazione Ida Poli – Docente
*Ardente di cura: la competenza relazionale dell’animatore con le persone a disagio nella vita
* 
*Federica Taddia – Responsabile Animazione Villa Serena Villa Ranuzzi
*Animazione socio educativa come elemento di riattivazione relazionale e psicofisica
* 
*Luca Caporali - Fisioterapista Istituto BiazziCastelvetro Piacentino
*Un approccio plurisensoriale per esplorare la mente rilassando il corpo: dal Fisioterapista all'Animatore
* 
*Letizia Espanoli – Terapista Alzheimer
*Seduta di Yoga della Risata
* ESPERIENZE A CONFRONTO
*
*Lucio Tondi Medico Coordinatore - Asp Giovanni XXIII – Bologna
*Valeria Ribani - Asp Giovanni XXIII – Bologna
*Validation e esperienza Memofilm
* 
*Chiara Storari – Fondazione Santa Clelia Barbieri – Vidiciatico (Bo)
*Mente, Cuore e Mani: Anziani protagonisti di serenità
* 
*Fisioterapista Residenza La Collina – Piacenza
*Movimento e mantenimento 
* 
*Gianni Gheduzzi – Famigliare e Volontario – Bologna
*Caffè Alè in musica….. live
 Moderatore: Irene Bruno

E-42 ECM / 4 Aprile pomeriggio - Alimentazione e fattori di rischio. (Evento in collaborazione tra le UU.OO. Geriatria di Parma e di Piacenza)



MANTENERE UNA ADEGUATA ALIMENTAZIONE INFLUISCE SULLO STATO DI SALUTE E PERFORMANCE DELL’ANZIANO: FATTORI DI RISCHIO FREQUENTI E COME INTERVENIRE  QUANDO L’ANZIANO NON  MANGIA CORRETTAMENTE

La polifarmacoterapia come fattore di rischio nutrizionale: esperienza di impiego di inibitori della pompa protonica (IPP).
M. Maggio

Il Nutrition Day  e lo Studio Provide:  un punto d’incontro  tra  ricerca europea e formazione multiprofessionale
L’esperienza della Clinica Geriatrica di Parma
F. De Vita

L’istituzionalizzazione dell’anziano con deficit cognitivo: rischio di malnutrizione o fattore protettivo? L’esperienza dell’ASP “Città di Piacenza”
S. Bottinelli e E.Contini

La nutrizione artificiale enterale: quando, come e perché.
F.Franchi

Gruppi di lavoro

Discussione

F-42 / 4 Aprile pomeriggio - UNEBA

Corso sui temi del miglioramento dell'efficacia organizzativa

G-42/ 4 Aprile pomeriggio - Somministrazione e interazione di farmaci


La potenza di una Molecola nel corpo dell’Anziano
Storie di somministrazione e interazione di farmaci

Un viaggio nell'universo della farmacologia applicata alle strutture per anziani vissuto da una software house e condiviso da affermati professionisti di questa complessa realtà 

La sicurezza dei pazienti e la riduzione degli errori in terapia farmacologica, rappresentano una priorità dell’assistenza sanitaria e richiedono una grande responsabilità in quanto incidono direttamente sulla sicurezza e sullo stato di salute.
La costante ricerca di CBA Group volta al raggiungimento di soluzioni esclusive e tecnologicamente all'avanguardia, da tempo si è focalizzata verso la gestione della Filiera del Farmaco con competenze che toccano svariati aspetti: dall'approvvigionamento al controllo del magazzino, alle prescrizioni fino alla somministrazione, fase estremamente delicata che, se gestita con soluzioni CBA, prevede un margine di errore pari allo zero ed una sostanziale riduzione nei tempi di gestione.
Entrare a conoscere l’ambito farmacologico nella sua completezza, ha stimolato CBA a soffermarsi su svariate tematiche, non solo circoscritte alle soluzioni gestionali ma anche rivolte verso altre prospettive connesse a questa sfera: le allergie, le intolleranze, gli effetti indesiderati dei farmaci, l’interazione fra gli stessi e con gli alimenti, sono argomenti di grande rilevanza per un approccio esaustivo a questa tematica.
L’evento CBA, intende appunto sviscerare ogni punto di vista legato all'universo della farmacologia ed in partnership con relatori esperti in ambito infermieristico, medico, farmacologico e socio-sanitario  solleverà varie riflessioni.
Le tematiche in ambito di  software si fonderanno  ai più svariati aspetti, raccontati da eterogenee professionalità.  Il tutto permetterà una visione assolutamente completa di questo tema oltre a regalare inaspettati spunti e nuove  valutazioni.



RELATORI:
Ferdinando Schiavo: neurologo, le interazioni tra i farmaci. L'uso errato degli psicofarmaci per le persone affette da demenza.
Nicoletta Morsellino: farmacologa, interrelazioni tra farmaci e alimenti. Best practice.
Sonia Cogo: infermiera - Essere infermiere motivato e competente.
Letizia Espanoli:  assistente sociale libero professionista - costruire organizzazioni capaci di creare l'arte della relazione.
Marco Andreatta: direttore Commerciale CBA -  soluzioni innovative in ambito di gestione della filiera del farmaco. 



A-51 / 5 Aprile mattina - Sinergie, interazioni e cooperazione fra professionisti socio sanitari: una sfida per l'unico futuro possibile - ANASTE

“Sinergie e cooperazione tra professionisti socio-sanitari. L’unico futuro possibile per sostenere il welfare nazionale nel contesto europeo”


ABSTRACT
L’ANASTE, l´Associazione Nazionale Strutture Terza Età, partecipa al Meeting delle Professioni Socio Sanitarie di Piacenza
Secondo proiezioni Eurostat nel 2040 un terzo della popolazione europea avrà più di 65 anni con inevitabili ricadute economiche, politiche e sociali di grande rilevanza; l’invecchiamento della popolazione pone gravi problemi anche dal punto di vista della spesa socio-sanitaria, oltre che previdenziale.
Specialistica, disabilità, farmaci, non autosufficienza sono le voci di maggiori spese. Aumenta la spesa sanitaria ma diminuiscono i finanziamenti. Quindi ridotti i finanziamenti per l’assistenza sociale nonostante che, anche per questo capitolo di spesa, l’aumento sia esponenziale. Le spese per i due comparti socio assistenziale e sanitario sono tutt’altro che slegate perché i bisogni aumentano e una drastica riduzione, senza una strategia precisa della spesa sociale, può riflettersi sul comparto sanitario determinando una maggiore richiesta di servizi. Sarebbe auspicabile guardare alla spesa sanitaria e contemporaneamente considerare quella sociale.

L’“Anno dell´invecchiamento attivo e della solidarietà tra le generazioni”, è stata un’occasione per riflettere su come oggi gli europei vivono e restano in salute più a lungo, nonché per coglierne le opportunità che ne derivano.
Sulla base di dati scientifici condotti in ambito UE, il finanziamento pubblico dei servizi di assistenza residenziale agli Anziani non autosufficienti costituisce un investimento e non un costo. L’evoluzione del termine “servizio pubblico” in “funzione pubblica” ha riflessi su un rilevante posizionamento della PA che la vede titolare di azioni di programmazione, controllo e verifica su risultati di qualità.
Qual è la situazione attuale sotto il profilo normativo e quali cambiamenti si possono prefigurare nel welfare?
Nel contesto delle strutture residenziali per anziani quale la realtà dei contributi pubblici, sia sanitari (da parte delle ASL) che sociali (da parte dei Comuni)? Quale la risposta ai bisogni di coloro che non riescono ad accedere ai servizi accreditati?

Domande che verranno poste ai diversi ruoli che operano in Regione, ma anche con apporti di altri territori: Assessori, Rappresentanti di Associazioni di Categoria, Docenti Universitari, Direttori di Strutture, Presidenti di Cooperative, Rappresentanti regionali sindacali.
Nei loro interventi individueremo potenziali risposte ai nostri quesiti.

Una sfida complessa ci attende nel futuro prossimo, con molti aspetti tecnici da approfondire, ma certamente un percorso stimolante per un traguardo ambizioso.
Le imprese di ANASTE sono pronte ad accettare la sfida e desiderano costruire un confronto con le altre realtà operanti sul territorio.


Saluto e introduzione 
Assessore al Nuovo Welfare e sostegno alle Famiglie di Piacenza, Giovanna Palladini

Alberto De Santis – Presidente Anaste Nazionale
Introduzione e panoramica sul settore sociosanitario quale motore di sviluppo economico


Damiano Mantovani – Presidente Ansdipp Nazionale
"Per una politica delle alleanze fra soggetti". 

Luca Degani – Consigliere Uneba Lombardia
L’evoluzione del sistema delle risorse per la Itc. Nuova programmazione pubblica e finanziamento privato istituzionale (fondi integrativi ed assicurazioni sanitarie)

Alfonso Galbusera – Direttore Generale Asp Giovanni XXIII Bologna
L’insostenibile leggerezza del welfare nel 2013

Pietro Segata – Presidente Cooperativa Sociale Società Dolce
La funzione sussidiaria del Terzo Settore: comparazione tra i diversi modelli di welfare regionali


Bruno Pizzica – Segreteria SPI CGIL  Regionale Emilia Romagna
Bisogni che crescono, risorse che calano: c’è futuro per il welfare?

Carlo Hanau, Docente di programmazione e organizzazione dei servizi sociali e sanitari, Università di Modena e Reggio Emilia
Welfare e crescita del Paese che invecchia

ESPERIENZE DI INTEGRAZIONE PROFESSIONALE
Irene Bruno – Direttore Villa Serena Bologna e Presidente Provinciale Anaste Bologna
Indicatori di Qualità: un lavoro d’equipe dalla penna al mouse

Gabriele Graziana- Responsabile Area Informatica Senior Service – Caresanablot (Vc)
Il gruppo Punto Service e le strategie in materia di informatizzazione dei nuclei
Galfione Paolo - Amministratore unico - Softwareuno INS srl
Il Fascicolo socio-sanitario elettronico come occasione per potenziare competenze e relazioni professionali tra i professionisti di settore


Moderatore: Alberto De Santis





B-51 ECM / 5 Aprile mattina -Storie di malessere e aumento della spesa


TITOLO: 
LO TSUNAMI DELL'INTESTINO DI UN ANZIANO IN RSA: TRA PERETTE E CLISTERI STORIE DI MALESSERE E AUMENTO DELLA SPESA!

ABSTRACT: 
Nelle nostre Rsa la somministrazione di lassativi è altissima. Il "secondo cervello" viene così bombardato da sostanze diverse che annullano le due funzioni principali (produzione della serotonina, sistema immunitario..) creando spesso ulteriori effetti iatrogeni (allettamento post purga, perdita di liquidi e conseguente disorientamento…). I lassativi rappresentano oggi uno dei capitoli più tristi delle "mal practice " in struttura.
Durante questo evento sarà possibile comprendere il funzionamento dell'intestino e le sue relazioni con il cervello ed i neuro trasmettitori e ascoltare storie di buone pratiche che, attraverso uno stile nutrizionale completo e sano e attraverso la "Biografia" dell'intestino, hanno saputo eliminare questa pratica con miglioramento della vita dei residenti, degli operatori e tanta buona spending rewiew: (effetti letterecci, presidi per l'incontinenza, farmaci per i disturbi del comportamento).

DOCENTI:
Nicoletta Morsellino - farmacista e esperta di psiconeuroendocrinoimmunologia - "L'intestino: gita tra le anse e le placche di Peyer alla scoperta dei tesori nascosti"
Letizia Espanoli - assistente sociale e esperta di organizzazione del lavoro in area socio sanitaria " Lo tsunami dell'intestino di un anziano in rsa tra perette e clisteri. Indizi per la riduzione della spesa e l'aumento della qualità della vita: idee di nutrizione e quotidianità"
Angela Bellan e Cristina Perusin - responsabile socio sanitaria e responsabile infermieristica Casa di Riposo Aiello del Friuli - Coop. Cisile - " Impossibile? We are possibile... e ve lo dimostriamo"

DESTINATARI:
Direttori sanitari e amministrativi, infermieri, responsabili socio sanitari, responsabili di nucleo, capi sala, oss 

OBIETTIVI: 
Il workshop si pone l'obiettivo di fornire ai partecipanti strumenti di conoscenza innovativi per ridurre i lassativi somministrati con i seguenti effetti:
  • diminuzione della spesa lettereccia, dei disturbi del comportamento delle persone affette da demenza, diminuzione stress lavoro correlato degli oss, diminuzione delle infezioni urinarie, aumento della capacità immunitaria degli anziani, diminuzione dell'assunzione di antibiotici, miglioramento della qualità della vita degli anziani, miglioramento dello stato d'umore degli anziani e degli operatori

C-51 ECM / 5 Aprile mattina - Corso su Nutrizione Enterale (IPASVI)


LA NUTRIZIONE ENTRALE: ruolo dell'infermiere.

La nutrizione enterale è un tipo di nutrizione artificiale che prevede la somministrazione di alimenti attraverso il posizionamento di una sonda che tramite vie andrà a posizionarsi nello stomaco del paziente che è impossibilitato a nutrirsi per via orale. (IPASVI)



La Nutrizione Enterale
La somministrazione di alimenti tramite una sonda. Assistenza al paziente/assistito 

5 Aprile 2013 Mattino

Ore 9.00 Registrazione Partecipanti

Docente:  Renato Sarti infermiere U.O. Gastroenterologia Endoscopia Digestiva  AUSL di Piacenza

PROGRAMMA:

Ore 9.30 Apertura dei lavori
La Nutrizione Enterale che cosa è  e quali sono gli accessi nutrizionali

Ore 10.30
Il ruolo Infermieristico  nella gestione della Nutrizione Enterale

Ore 11.30
La gestione degli accessi nutrizionali per la Nutrizione  
Enterale del paziente/assistito

Ore 13.30
Compilazione dei questionari di valutazione dell’apprendimento e di gradimento ECM


D-51 / 5 Aprile mattina - Contenzione e integrazione - ANSDIPP


DALLA CONTENZIONE ALLA DE-CONTENZIONE ATTRAVERSO UN PERCORSO DI INTEGRAZIONE DELLE FIGURE PROFESSIONALI

Ridurre le contenzioni passa dall'integrazione delle figure professionali coinvolte in un servizio di accoglienza per persone non autosufficienti. 
Spunto di riflessione: che la contenzione sia la cartina di tornasole di una cattiva integrazione?

E-51 / 5 Aprile mattina - Abolire il piano di lavoro


ABOLIRE IL PIANO DI LAVORO…
Quando la relazione, l’ascolto e lo sguardo diventano “cura”


OBIETTIVI
*    Comprendere la centralità degli anziani e delle loro famiglie nell’organizzazione dei servizi residenziali.

*    Fornire strumenti e indicazioni metodologiche per promuovere un modello di lavoro che valorizzi l’essere ed il saper essere degli operatori di cura .


RELATORI
· DINA BONICELLI  - Responsabile tecnico settore anziani Coopselios
· ROBERTA BORSARI   Referentte alzheimer Coopselios
·PROF.DUCCIODEMETRIO - Professore di filosofia dell'educazione all'Università degli studi di Milano Bicocca. Autore di numerose opere dedicate all'educazione degli adulti, alla pedagpgia interculturale, alle teorie e alle pratiche autobiografiche. è direttore della rivista  “ADULTI” e fondatore della libera Università dell'autobiografia di AnghiariI

DESTINATARI
·        COORDINATORI/DIRETTORI DI RSA
·        RAA/RESPONSABILI DI NUCLEO
·        INFERMIERI
·        CAPOSALA
·        OSS
·        FKT
·        ANIMATORI
·        EDUCATORI
·        MEDICI
·        PSICOLOGI
·        LOGOPEDISTI
·        ASSISTENTI SOCIALI

ABSTRACT

Il piano di lavoro è lo strumento che negli ultimi anni ha scandito la giornata lavorativa degli operatori di cura. Strumento sicuramente efficace nel garantire l’esecuzione (e il controllo dell’esecuzione) dei compiti assegnati al personale, presenta un limite: non si basa sulla risposta ai bisogni dei residenti nelle strutture, perché i bisogni delle persone cambiano ogni giorno (anche più volte al giorno).

Nell’organizzazione delle attività nelle strutture per anziani superare il piano di lavoro significa porre al centro dell’attenzione l’anziano con i suoi bisogni ed il lavoratore come colui che sa essere Operatore di cura, non più quindi un anziano gestito da operatori che fanno assistenza.

Eliminare la rigorosa osservazione di piani di lavoro elaborati nei minimi dettagli è innanzitutto una rivoluzione culturale che va preparata e sostenuta, non lasciata al caso.
Eliminare il piano di lavoro non vuol dire introdurre un modello senza regole, ma bensì un modello basato sull’osservazione attenta e puntuale dei bisogni e sulla CURA degli anziani residenti.




F-51 ECM / 5 Aprile mattina - Fisioterapisti



I DISORDINI MUSCOLO-SCHELETRICI:  
La patologia muscolo-tendinea e i Trigger Point


9-9,30: iscrizioni partecipanti
9,30-10,15: anatomia e fisiologia del muscolo e del tendine (Giulia Ledro)
10,15-11,00: fisiopatologia del muscolo (Luigi Di Filippo)
11,00-11,45: fisiopatologia del tendine (Alessandro Losi)
11,45-12,30: Trigger Point (Matteo Castaldo)
12,30-13,00: questionari e consegna E.C.M.

G-51 / 5 Aprile mattina - Dementia care mapping


Il Dementia Care Mapping: strumento e processo di formazione operativa e continua nell'ambito del'assistenza alle persone con demenza.

DESTINATARI: Professioni socio sanitarie impegnate nella cura e nell'assistenza delle persone con demenza

OBIETTIVI: Trasferire i principi di base del Modella della Cura Centrata sulla Persona, fornendo strategie operative per l’assistenza della persona con demenza.
Illustrare la metodica del Dementia Care Mapping evidenziandone le potenzialità nell'ambito della formazione del personale e della condivisione di casi clinici.

ABSTRACT: Il Dementia Care Mapping è uno strumento di rilevazione della Qualità di Vita percepita dalle persone con demenza. Si tratta dell’unico strumento di misurazione validato e standardizzato in tale ambito ed in grado di restituire una fotografia della persona osservata in termini di
·         Livello di benessere
·         Attività/interventi che producono malessere
·         Attività /interventi che creano distress
·         Potenzialità della persona con demenza

Rispetto allo staff:
Risorse
·        Elementi da potenziare

Si definisce la Qualità di Vita di un gruppo di persone con demenza e, nel contempo la Qualità di Cura erogata in quel contesto. Quello che emerge dalla mappatura è un insieme di limiti potenziabili e di risorse che possiamo incrementare nella persona con demenza. I dati raccolti sullo staff sono utili per il gruppo di lavoro per mettere in luce i propri punti di forza e gli aspetti da migliorare, per acquisire nuove strategie e per darsi obiettivi più specifici.

RELATORI :
ilvia Faggian Responsabile Ricerche/Consulente Psicologa ISRAA Treviso, Neuropsicologa presso il Centro Regionale Invecchiamento Cerebrale dell’ULSS 5, Referente italiana del Dementia Care Mapping (Università di Bradford) per FREIA -    
Elisabetta Cazzin coordinatrice del Centro Servizi Anni Sereni di Scorzè (VE)
Modera: Renato Dapero   Vice presidente nazionale ANOSS e Direttore di ANOSS Magazine 

A-52 / 5 Aprile pomeriggio - qualità della vita


INVERTIRE L'INVECCHIAMENTO DEGLI OPERATORI. 
Idee per creare qualità di vita in organizzazioni sempre più schizofreniche

OBIETTIVI:
Il workshop ha l'obiettivo di  distribuire una virtuale  "cassetta degli attrezzi" che ciascuno potrà utilizzare per la creazione del proprio benessere e di attivare un processo di miglioramento della propria energia vitale.

ABSTRACT:
Hai mai pensato che la tua vita non finisca tra le mura della casa per anziani? 
La tua stanchezza incide nelle relazioni affettive importanti? Senti di esserti ultimamente ammalato a causa del tuo lavoro e soprattutto, ripensando al giorno in cui l'hai scelto, quanto ancora "innamorato" ti senti? 

La motivazione non è un bene permanente. Essa ha bisogno di una "concimazione" continua e sapiente. 

In questo laboratorio ti sarà data la possibilità di imparare a utilizzare gli strumenti della cassetta degli attrezzi: idee e azioni per migliorare concretamente il tuo stile di vita e far fronte alla quotidianità con uno spirito nuovo e con nuove visioni. Un mosaico di opportunità per ripartire con entusiasmo: nutrizione, respiro, ammaestramento della mente, centratura e tecniche per la riattivazione dell'energia vitale, risata. 




DOCENTI.
Letizia Espanoli - assistente sociale e formatrice in ambito sociosanitario - esperta in leadership e motivazione - life e business coach - "La mente è una scimmia inquieta: idee per l'addestramento e per la creazione di energia vitale"
Maurizio Meletani operatore  shiatsu, wellness coach proporrà esercitazioni in sala.

DESTINATARI:
Direttori amministrativi, responsabili della sicurezza, medici del lavoro, responsabili socio sanitari, responsabili di nucleo, infermieri, oss, educatori 

B-52 / 5 Aprile pomeriggio - Incontinanze

Nuovo approccio integrato nella gestione dell'incontinenza
Insieme facciamo la differenza  (a cura di Tena)


Ma come si realizza il nuovo approccio integrato?
Si parte dallo stabilire un piano di cura individuale per ogni ospite, in accordo con il personale della struttura, che assicura il livello più alto possibile d’indipendenza ed il giusto supporto per promuovere ove possibile la continenza e gestire l’incontinenza.  
Le routine di miglior prassi basate sulle direttive internazionali e sulla decennale esperienza di TENA, abbinate ad un’intera gamma di prodotti assorbenti tecnologicamente avanzati ed innovativi, permettono di migliorare sensibilmente il livello di benessere dell’ospite, garantendogli il minimo disturbo e rispettandone le abitudini.  
L’affiancamento al personale di assistenza da parte dell’infermiere TENA consente poi di mantenere i risultati ottenuti nel tempo, attraverso la formazione teorica e pratica sulle modalità di utilizzo dei prodotti e sulle corrette Linee guida da adottare nell'ambito dell’igiene dell’ospite.
L’utilizzo di prodotti e routine all'avanguardia riduce il carico di lavoro del personale, permettendo allo staff di trascorrere più tempo con gli ospiti in altre attività assistenziali.
Infine, l’utilizzo di ausili con elevate prestazioni assorbenti ha un importante impatto ambientale, poiché significa riduzione della mole dei rifiuti e minor consumo di energia per la lavanderia.
Per monitorare costantemente il budget di spesa dedicato alla gestione della continenza, i responsabili commerciali TENA effettuano analisi periodiche sui consumi e sull'efficienza globale delle soluzioni proposte, in modo da poter pianificare se necessario delle azioni migliorative.

II convegno avrà il piacere di presentare esperienze concrete e progetti innovativi di realtà che hanno già messo in pratica le soluzioni integrate TENA, assumendo una nuova metodologia di gestione della continenza che riduce i costi e aumenta il benessere dell’anziano e dell’organizzazione.


PROGRAMMA

Benvenuto e presentazione SCA HYGIENE PRODUCTS

Anna Grosso - Sales Manager Institution North-East

Le nuove linee guida per Il recupero alla continenza in casa di riposo: testimonianze ed esperienze di successo
Istituto Cesana Malanotti – Vittorio Veneto (TV)

Il benessere dell’ospite e del personale nelle strutture per anziani: un connubio possibile
Istituto Geriatrico Fondazione La Pelucca – Sesto San Giovanni (MI)
Simona Gargantini - Direttore Sanitario

Le cure igieniche dell’ospite con l’utilizzo di prodotti monouso : come ottimizzare consumi e tempi di lavoro, migliorando il benessere cutaneo
A.P.S.P. San Vigilio - Spiazzo (TN)
  
Come coniugare qualità e innovazione con il contenimento del budget di spesa per i presidi assorbenti
ASP Area Nord – Mirandola (Mo)
Loreta Gigante - Direttore
Flavia Orsi - Coordinatore

PASSIONE DI ASSISTERE 2012 : presentazione del progetto vincitore del concorso
A.P.S.P. CENTRO RESIDENZIALE "ABELARDO COLLINI" - Pinzolo
Federica Audi Grisetta - Responsabile Formazione